Scatta la corsa ai pagamenti dell’Assegno di Inclusione: l’INPS ha svelato il calendario ufficiale per il 2025, con date sorprendentemente precise e nuove regole che cambieranno la vita di migliaia di famiglie italiane. Nessuno può più sbagliare: ogni mese avrà la sua data segnata nero su bianco, e c’è molto di più da sapere.
Il calendario dei pagamenti: ora si sa tutto, mese per mese
La notizia che tutti aspettavano è finalmente arrivata: l’INPS ha pubblicato le date ufficiali dei pagamenti dell’Assegno di Inclusione per tutto il 2025, e la tabella diffusa nel Messaggio n. 4326 del 18 dicembre 2024 ha il sapore della svolta. Dimenticate le incertezze degli anni passati: chi riceve l’Adi sa già con precisione quando i soldi arriveranno sulla carta di inclusione.
Dal 15 gennaio 2025 scatterà il primo giro di pagamenti, che comprenderà anche gli arretrati per chi ha appena iniziato a ricevere il beneficio. Poi, ogni mese, la data fatidica resterà quasi sempre la stessa, segnando un nuovo ritmo nella vita di chi conta su questo sostegno. Ecco la sequenza clamorosa:
– 15 gennaio: mercoledì, primi pagamenti e arretrati
– 15 febbraio: sabato
– 15 marzo: sabato
– 15 aprile: martedì
– 15 maggio: giovedì
– 14 giugno: sabato
– 15 luglio: martedì
– 14 agosto: giovedì
– 15 settembre: lunedì
– 15 ottobre: mercoledì
– 15 novembre: sabato
– 15 dicembre: lunedì
Ma attenzione: l’INPS ha anche fissato le date precise per il rinnovo mensile degli importi sulle carte di inclusione. In molti casi, il giorno prescelto è il 27 di ogni mese, con alcune eccezioni che faranno la differenza per le famiglie in attesa. Un dettaglio che non era mai stato così chiaro.
Cos’è davvero l’Assegno di Inclusione? Il nuovo volto del welfare italiano
Dietro queste date si nasconde una vera rivoluzione sociale. L’Assegno di Inclusione – abbreviato in Adi – ha preso il posto del vecchio Reddito di Cittadinanza dal 1° gennaio 2024, ma solo ora si sta manifestando in tutta la sua portata. Si tratta di un sostegno pensato per le famiglie in difficoltà economica, con un obiettivo doppio: aiutare chi ha bisogno e spingere verso l’inclusione sociale e l’ingresso nel mondo del lavoro.
Il funzionamento è semplice ma potente: ogni mese, per un massimo di 18 mesi consecutivi, arriva il contributo, con la possibilità di riprendere dopo una pausa obbligatoria di un mese. Ecco chi può usufruirne davvero:
– Cittadini italiani e UE, oppure stranieri con permesso di soggiorno di lungo periodo o con protezione internazionale, ma solo se vivono in Italia da almeno cinque anni, di cui due senza interruzioni.
– ISEE inferiore a 10.140 euro e un reddito familiare non superiore a 6.500 euro l’anno (limite che sale per famiglie numerose, con disabili o anziani).
– Patrimonio immobiliare (escludendo la prima casa) sotto i 150.000 euro, e risparmi al di sotto dei 6.000 euro, sempre con aumenti per chi ha disabili o famiglie numerose.
– Famiglie con minori, disabili, over 60 o seguite dai servizi sociali.
Ma non basta ricevere il denaro: è obbligatorio partecipare a progetti di formazione o inclusione lavorativa, a conferma che l’Adi non è solo un semplice aiuto assistenziale ma un trampolino verso una vita migliore.
Assegno di Inclusione 2025: aumenti, novità e sorprese per chi riceve il beneficio
Il 2025 segnerà una svolta anche negli importi dell’Assegno di Inclusione e nelle regole che ne disciplinano l’erogazione. L’annuncio è già stato dato e non lascia spazio a dubbi: tutto cambierà a favore delle famiglie. La soglia ISEE per accedere al beneficio salirà da 9.360 a 10.140 euro, allargando la platea dei beneficiari come mai prima.
Il vero colpo di scena riguarda però l’importo mensile: chi non ha alcun reddito potrà ricevere fino a 700 euro al mese (invece dei precedenti 500) e le famiglie numerose avranno cifre ancora più alte. Il bonus affitto salirà da 280 a 303 euro mensili. E chi partecipa a programmi di formazione e lavoro (SFL) riceverà un’indennità portata da 350 a 500 euro, per un periodo che si allunga di ulteriori 12 mesi.
La durata dell’Assegno di Inclusione mantiene la sua caratteristica di 18 mesi, ma attenzione alla nuova regola: dopo questo periodo, c’è una pausa obbligatoria di un mese, dopo la quale si potrà fare una nuova domanda per altri 12 mesi di sostegno. Il risultato? Nel 2025 si incasseranno 11 mensilità, non 12.
Tabella INPS e date da non dimenticare: tutte le scadenze rivelate in anteprima
La tabella INPS pubblicata nel messaggio 4326 riassume nero su bianco la scansione dei pagamenti, mese dopo mese. Non si tratta solo delle date di erogazione, ma anche di quelle per la disponibilità effettiva degli importi sulle carte di inclusione.
Ecco il calendario clamoroso per il rinnovo mensile:
– 27 gennaio 2025: lunedì
– 27 febbraio 2025: giovedì
– 27 marzo 2025: giovedì
– 26 aprile 2025: sabato
– 27 maggio 2025: martedì
– 27 giugno 2025: venerdì
– 28 luglio 2025: lunedì
– 27 agosto 2025: mercoledì
– 27 settembre 2025: sabato
– 27 ottobre 2025: lunedì
– 27 novembre 2025: giovedì
– 20 dicembre 2025: sabato
In più, per ogni data di partenza dell’assegno, c’è una scansione precisa per mese di sospensione e ripresa dei pagamenti. Nel 2025, chi ha iniziato a ricevere l’Adi a gennaio, ad esempio, vedrà l’ultimo pagamento a giugno, poi dovrà fermarsi a luglio e ripartire da agosto. Questo schema si ripeterà per chi è entrato nei mesi successivi.
Nessun dettaglio è stato lasciato al caso: chi conta su questo sostegno ora ha in mano una mappa dettagliata per gestire il proprio futuro economico.
Come controllare i pagamenti: tutti i trucchi per non perdere nemmeno un euro
Chi riceve l’Assegno di Inclusione ha a disposizione strumenti evoluti per non perdere nemmeno un centesimo. Ecco come monitorare in tempo reale ogni movimento:
– Collegarsi al sito ufficiale INPS con credenziali SPID, CIE o CNS e accedere al “Fascicolo previdenziale del cittadino”. Tutto il calendario delle erogazioni e lo storico dei pagamenti sarà sempre sotto controllo.
– Scaricare l’App INPS Mobile per ricevere notifiche in tempo reale sugli accrediti.
– Utilizzare l’App IO, collegata ai servizi pubblici italiani, per avere aggiornamenti e promemoria automatici.
– In caso di dubbi, chiamare il servizio clienti INPS (803 164 da fisso, 06 164 164 da cellulare) oppure rivolgersi a CAF e patronati per assistenza e soluzioni immediate.
Attenzione alla nuova procedura: dopo 18 mesi di pagamenti consecutivi, scatta il mese di sospensione obbligatoria. Nessuna sorpresa: chi conosce il calendario è pronto a gestire la pausa e inoltrare la nuova domanda senza errori.
Per le famiglie italiane, questa è la nuova bussola economica: senza incertezze, con importi maggiorati e una pianificazione che non lascia più spazio a dubbi o ritardi. L’Assegno di Inclusione entra in una nuova era, e ora tutto è scritto, mese dopo mese.