INPS lancia il super bonus per figli disabili: fino a 3.600 euro per assistenza domiciliare nel 2025
Il 20 marzo 2025 l’INPS ha scatenato un vero terremoto nel mondo delle agevolazioni sociali, rivelando le modalità per accedere al nuovo bonus dedicato alle famiglie con figli minori di 3 anni affetti da gravi patologie croniche. Un contributo economico che parte da un minimo di 1.500 euro e può raggiungere cifre sorprendenti, fino a 3.600 euro annui, per sostenere le spese di assistenza domiciliare. Questa misura straordinaria, confermata e potenziata dalla Legge di Bilancio 2025, è destinata a cambiare radicalmente il supporto alle famiglie italiane in difficoltà. Scopriamo insieme tutti i dettagli, i requisiti e le novità più clamorose di questa opportunità senza precedenti.
Il bonus figli disabili sopravvive e si rafforza nel 2025: la svolta INPS
La storia di questo bonus parte nel 2017 con la Legge di Bilancio che per la prima volta ha riconosciuto un aiuto concreto alle famiglie con figli disabili. Nel 2025, l’INPS ha confermato con forza questa misura, introducendo novità che ampliano l’accesso e aumentano l’entità del contributo per chi ne ha più bisogno. Il bonus non è solo un sostegno economico: è la chiave per permettere alle famiglie di garantire un’assistenza domiciliare di qualità ai bambini con gravi patologie croniche, evitando così l’isolamento e le difficoltà legate alla frequenza degli asili nido.
Ma attenzione: il bonus è alternativo al “bonus asilo nido”. Chi ha già ottenuto un rimborso per almeno una mensilità di asilo nido non può accumulare questo ulteriore contributo. Inoltre, sono escluse le spese per servizi all’infanzia che non rispettano i rigidi criteri degli asili nido, come ludoteche o campi estivi, che non godono dello stesso riconoscimento. Questa precisazione chiarisce un confine netto tra i benefici e protegge la destinazione del fondo pubblico. Il bonus si focalizza esclusivamente su chi necessita di un’assistenza domiciliare vera e propria.
Requisiti shock: chi può davvero ottenere il bonus figli disabili nel 2025
L’INPS non lascia spazio a dubbi: il bonus è riservato ai genitori di bambini con gravi patologie croniche, riconosciute nell’elenco nazionale del Ministero della Salute, di età inferiore ai 3 anni. Ma non basta: bisogna soddisfare una serie di requisiti stringenti che sembrano un vero e proprio filtro di accesso.
Innanzitutto, è richiesta la cittadinanza italiana, di un Paese dell’Unione Europea o, per i cittadini extra UE, un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, comprensivo di permessi speciali per protezione internazionale o temporanea, come quelli per rifugiati ucraini. La residenza deve essere in Italia e il genitore che presenta domanda deve coabitare con il bambino nel medesimo comune, garantendo così una presenza costante e stabile.
Sorprende la possibilità di presentare domanda anche da parte dell’affidatario in caso di affido temporaneo o preadottivo, una novità che amplia la platea di chi può usufruire del sostegno. Tutti questi requisiti devono essere validi e mantenuti per tutta la durata del beneficio, assicurando una continuità di tutela.
Come scatenare la richiesta: la procedura online che può cambiare la vita
Il meccanismo per ottenere il bonus è stato semplificato ma richiede precisione e tempestività. La domanda va presentata esclusivamente online sul sito ufficiale dell’INPS, dove il genitore convivente con il bambino deve autenticarsi tramite strumenti digitali come SPID, Carta d’identità elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Digitando “bonus nido” nel motore di ricerca interno, si accede alla sezione “Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione”, da cui si avvia la procedura. Una volta completata la domanda, viene assegnato un codice identificativo che certifica l’avvenuta richiesta. Chi non ha dimestichezza con il digitale può rivolgersi agli istituti di Patronato autorizzati, pronti a fornire assistenza.
La scadenza per presentare la domanda è il 31 dicembre dell’anno di riferimento, ma attenzione: le domande vengono accolte in ordine cronologico e fino all’esaurimento dei fondi stanziati. Per bloccare le risorse è indispensabile allegare un’attestazione rilasciata da un pediatra di libera scelta, che confermi l’impossibilità del bambino di frequentare l’asilo nido a causa della grave patologia cronica.
Le richieste che superano il budget disponibile non vengono scartate ma messe in lista d’attesa con lo stato “Protocollata con riserva”, pronte a essere evase se si liberano fondi, sempre seguendo l’ordine di arrivo. Un meccanismo che garantisce trasparenza e correttezza nella distribuzione.
Quanto vale davvero il bonus? Cifre da capogiro per le famiglie in difficoltà
L’importo del contributo varia in modo sorprendente in base alla data di nascita del bambino e al valore dell’ISEE minorenni della famiglia. La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto un aumento sensazionale per i bambini nati dal 1° gennaio 2024, con un tetto massimo che raggiunge i 3.600 euro annui.
Per i piccoli nati prima del 2024, il bonus si attesta su tre fasce: 3.000 euro annui per famiglie con ISEE fino a 25.000,99 euro, 2.500 euro per ISEE tra 25.001 e 40.000 euro, e 1.500 euro per ISEE oltre 40.000 euro o in assenza di attestazione corretta. Per i nati dal 2024, le cifre diventano ancor più generose: 3.600 euro annui per ISEE fino a 40.000 euro e 1.500 euro per valori superiori o non conformi.
Questi importi, suddivisi in 11 rate, rappresentano un sostegno economico di portata straordinaria, capace di alleggerire il peso delle spese di assistenza domiciliare e migliorare concretamente la qualità della vita delle famiglie coinvolte.
Oltre il bonus: la mappa completa degli aiuti per disabili nel 2025
Questo bonus è solo la punta dell’iceberg di un sistema di supporto che si sta evolvendo rapidamente. La riforma disabilità 2025 promette cambiamenti epocali, a partire da un nuovo sistema di accertamento della condizione di disabilità, che renderà più efficiente e giusto l’accesso ai diritti.
Inoltre, sono in arrivo nuovi aiuti per le persone con disabilità nel 2026, con fondi dedicati anche agli studenti, per garantire un percorso scolastico più inclusivo e sostenuto. Le famiglie e i lavoratori possono consultare guide aggiornate e seguire canali social dedicati per rimanere sempre informati sulle ultime novità e opportunità.
Una rete di sostegno che si amplia e si rafforza, offrendo una speranza concreta a chi affronta sfide quotidiane difficili ma non insormontabili.