Dal 2025 puoi dimezzare l’Imu sulla casa: ecco chi ha diritto e come ottenere subito lo sconto

Lo sconto del 50% e chi può richiederlo

Pochi sanno che, già dal 2025, alcune categorie di cittadini hanno diritto a un abbattimento dell’Imu fino al 50%. Non si tratta di un condono, ma di una misura strutturale che alleggerisce il peso fiscale per chi si trova in situazioni particolari. La riduzione riguarda ad esempio gli immobili concessi in comodato d’uso gratuito ai figli o ai genitori, purché rispettino specifiche condizioni come la residenza nello stesso Comune. Altro caso rilevante è quello degli italiani residenti all’estero che possiedono una casa in Italia: in questo scenario, l’imposta può essere ridotta della metà. Molti contribuenti, però, non conoscendo la norma, continuano a pagare l’importo pieno senza usufruire del beneficio.

I requisiti previsti dalla normativa

Per ottenere lo sconto occorre rispettare criteri precisi stabiliti dalla legge. Nel caso del comodato d’uso, è necessario che il contratto sia regolarmente registrato e che l’immobile sia utilizzato come abitazione principale dal beneficiario. Non sono inclusi, invece, gli immobili di lusso o quelli appartenenti a categorie catastali particolari. Per i cittadini iscritti all’Aire (Anagrafe italiani residenti all’estero), il requisito è che la casa non sia locata e che venga destinata ad abitazione per sé o per i familiari durante il rientro in Italia. Senza questi requisiti, il contribuente perde il diritto allo sconto e deve versare l’intero importo previsto.

Come funziona la domanda e i controlli dei Comuni

Il riconoscimento dell’agevolazione non è automatico: per beneficiarne bisogna presentare apposita dichiarazione Imu al Comune di riferimento. Alcuni enti locali hanno predisposto moduli dedicati, altri richiedono documenti aggiuntivi come copia del contratto di comodato o certificazioni anagrafiche. I controlli sono sempre più frequenti, e in caso di irregolarità l’amministrazione può chiedere il recupero dell’imposta non versata con l’aggiunta di sanzioni e interessi. Proprio per questo motivo è importante non sottovalutare la procedura burocratica e assicurarsi di rispettare ogni condizione prevista, evitando errori che potrebbero costare cari.

Un’opportunità ancora poco conosciuta

Nonostante la misura sia in vigore, lo sconto sull’Imu resta poco sfruttato. Secondo le stime di associazioni di categoria, una larga parte dei contribuenti continua a pagare la tassa per intero, spesso per mancanza di informazioni chiare o perché non ha presentato la documentazione nei tempi previsti. L’agevolazione può rappresentare un risparmio consistente, soprattutto per famiglie con più immobili o per chi vive all’estero e mantiene un legame con l’Italia. Con il termine di dicembre per il versamento della seconda rata, conoscere i requisiti diventa cruciale per non perdere un beneficio che, se applicato correttamente, riduce in modo tangibile il peso fiscale annuale.