In arrivo il Bonus Mamme Lavoratrici 2025: i requisiti che nessuno ti spiega (e come fare domanda)

Quando si parla di “Bonus Mamme 2025” in realtà si parla di due misure diverse che convivono per coprire platee differenti. Capire quale spetta a te evita perdite di tempo, domande respinte e, soprattutto, soldi lasciati sul tavolo

Le due strade nel 2025 (capire quale fa per te)

1) Contributo 480 € (40 €/mese) – mamme con almeno 2 figli

  • A chi è rivolto: lavoratrici dipendenti (tempo indeterminato o determinato), autonome e professioniste con almeno 2 figli.

  • Età figli: il più piccolo deve avere meno di 10 anni nei mesi “conteggiati”.

  • Importo: 40 € per ogni mese del 2025 in cui hai lavorato e rispettato i requisiti, accreditati in un’unica soluzione a dicembre (totale massimo 480 €).

  • Tassazione: importo netto, non concorre al reddito e non subisce trattenute.

  • Categorie escluse: in via generale lavoratrici domestiche (colf/badanti).

2) Esonero contributivo (“bonus mamme” contributi azzerati) – 3 o più figli

  • A chi è rivolto: dipendenti a tempo indeterminato (pubbliche e private, non domestiche) con 3 o più figli.

  • Cosa prevede: azzeramento della quota di contributi previdenziali a tuo carico fino a 3.000 € annui (riparametrati sui mesi/ratemensilità).

  • Finestra 2025: esonero attivo tutto l’anno secondo le regole aggiornate; per chi nel 2024 aveva usufruito dell’esonero con 2 figli, quella specifica deroga non è più in vigore nel 2025.

  • Limiti di reddito: per il 2025 è previsto un tetto reddituale (ai fini previdenziali) per accedere allo sgravio.

  • Come si applica: lo sconto si vede direttamente in busta paga (sono i contributi che non paghi).

In pratica: se hai 2 figli rientri nel contributo 480 €; se hai 3+ figli e tempo indeterminato, ti conviene l’esonero contributivo (vale molto di più del contributo annuo). Le due misure sono pensate per platee diverse: di norma non si sommano nello stesso periodo.

Requisiti che nessuno spiega bene (ma che fanno la differenza)

  • Figli naturali, adottivi o in affido: ai fini del requisito contano allo stesso modo; tieni pronti codici fiscali e atti/provvedimenti in caso di affido.

  • Mesi “utili” al 480 €: si pagano solo i mesi 2025 in cui lavori e il più piccolo ha meno di 10 anni. Se compie 10 anni a maggio, da giugno quei mesi non maturano più il 40 €.

  • Part-time, aspettativa, congedi: contano i mesi in cui c’è rapporto di lavoro attivo; congedi retribuiti possono essere utili, quelli non retribuiti no.

  • Cambio datore di lavoro: non azzera il diritto, ma aggiorna i dati nella domanda (serve indicare il nuovo datore).

  • Compatibilità: il 480 € è compatibile con Assegno Unico e altri bonus famiglia; l’esonero contributivo coesiste con l’Assegno Unico, ma assorbe lo spazio dei contributi a tuo carico (quindi niente 480 € se stai già beneficiando dell’esonero).

Come fare domanda (480 €) passo-passo

Quando: la procedura è telematica e vale per tutto il 2025; il pagamento è previsto a dicembre 2025 della somma maturata (fino a 480 €).

  1. Accedi al portale INPS

    • Entra con SPID di livello 2, CIE o CNS.

    • Vai in “Prestazioni” → “Sostegno al reddito” → “Bonus mamme lavoratrici 2025 (480 €)” (la voce può essere collocata anche nel Fascicolo previdenziale > Prestazioni).

  2. Compila l’istanza

    • Dati anagrafici e recapiti aggiornati.

    • Stato occupazionale (dipendente/autonoma/professionista).

    • Figli: inserisci codici fiscali e conferma che convivono o sono a tuo carico.

    • Periodo lavorato 2025: autocertifica i mesi di lavoro (l’INPS incrocia con le denunce contributive).

    • IBAN personale per l’accredito.

  3. Allega ciò che serve

    • In genere non servono allegati, ma prepara: eventuale provvedimento di affido/adozione, contratto o visura (per autonome), PEC/recapiti del datore (se richiesti per verifiche).

  4. Invia e salva la ricevuta

    • Scarica il protocollo.

    • Segui lo stato in Fascicolo previdenziale → Domande presentate.

  5. Controlla a fine anno

    • A novembre/dicembre verifica l’importo maturato in Pagamenti. Se c’è scarto per mesi non utili (es. compimento 10 anni del più piccolo), troverai il calcolo aggiornato.

Dipendenti scuola/PA: alcune amministrazioni gestiscono finestre dedicate (es. portali interni). In ogni caso la rendicontazione finale confluisce su INPS.

Come attivare l’esonero contributivo (3+ figli, tempo indeterminato)

  1. Avvisa l’azienda/ufficio HR che maturi il requisito (3° figlio o rientro da maternità).

  2. Consegna l’autocertificazione con dati dei figli e l’eventuale documentazione richiesta.

  3. L’azienda applica l’esonero in busta paga dal mese successivo alla maturazione del requisito (o dalla data utile indicata dalle istruzioni), fino al tetto 3.000 € annui.

  4. Controlla i cedolini: vedrai contributi IVS a tuo carico azzerati (fino al plafond).

  5. In caso di part-time o assunzione/cessazione in corso d’anno, il tetto si riproporziona.

Attenzione ai dettagli

  • Domestiche: escluse.

  • Tempo determinato o autonome/professioniste con 3+ figli: se non hai i requisiti del tempo indeterminato, non accedi all’esonero ma puoi rientrare nel 480 €.

  • Sforamento reddito: se superi il tetto reddituale previsto per il 2025, l’esonero non spetta (o si perde per i mesi eccedenti).

Documenti e “check” prima di inviare

  • SPID/CIE/CNS funzionanti.

  • Codici fiscali dei figli e, se serve, atti di adozione/affido.

  • IBAN intestato a te (per il 480 €).

  • Ultima busta paga o prospetto contributivo (per controlli incrociati).

  • Autocertificazione stato di famiglia/convivenza (se richiesta).

Domande frequenti (brevi e chiare)

  • Se il piccolo compie 10 anni a metà anno? Maturi i 40 € solo per i mesi fino al compleanno.

  • Ho cambiato lavoro nel 2025: aggiorna la domanda con i nuovi dati; i mesi maturati restano validi.

  • Sono in maternità/congedo: i mesi retribuiti contano; quelli non retribuiti no.

  • Posso avere sia 480 € sia lo sgravio contributi? In linea generale no, le misure sono alternative in base ai requisiti: chi ha i requisiti per l’esonero (3+ figli, indeterminato) usa quello; le altre rientrano nel 480 €.

  • Serve l’ISEE? No per entrambe le misure; conta lo stato lavorativo e (per l’esonero) l’eventuale tetto reddituale previdenziale.

Errori che fanno respingere la domanda

  • IBAN errato o intestato a terzi.

  • Figli non dichiarati correttamente (CF sbagliato o mancante).

  • Mesi di lavoro indicati ma non risultanti dalle denunce contributive.

  • Richiesta dell’esonero senza i 3+ figli o senza tempo indeterminato.

In sintesi (lista rapidissima)

  • 2 figli → punta al Bonus 480 € (domanda online INPS, soldi a dicembre).

  • 3+ figli e tempo indeterminato → chiedi all’azienda l’esonero contributivo (fino a 3.000 €/anno in busta).

  • Domestiche escluse; niente ISEE; controlla mesi utili e tetto reddito dove previsto.

  • Tieni d’occhio il Fascicolo previdenziale per stati, calcoli e pagamenti.