Ministero dell’Istruzione e del Merito svela la nuova mappa dei posti ATA: tagli, rivoluzioni e polemiche!
Il 7 ottobre 2025 il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ha scatenato un terremoto nel mondo della scuola, annunciando una rivoluzionaria riorganizzazione delle dotazioni organiche del personale ATA. Oltre 42 mila posti per operatori scolastici, quasi 900 per funzionari di area elevata qualificazione, ma soprattutto una drastica riduzione di più di 2 mila collaboratori scolastici a partire dall’anno scolastico 2026/2027. Una mossa epocale che scuote le fondamenta del comparto e scatena reazioni infuocate tra i sindacati.
La rivoluzione degli organici ata svelata al ministero: numeri da capogiro e nuovi profili professionali
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha convocato il 7 ottobre 2025 un incontro cruciale con le organizzazioni sindacali per presentare il nuovo schema di Decreto interministeriale che ridefinisce le dotazioni organiche del personale ATA, in linea con il CCNL Istruzione e Ricerca 2019-2021. Il provvedimento introduce i nuovi profili professionali, tra cui l’operatore scolastico ATA e il funzionario EQ, segnando un cambio di paradigma nel settore.
I numeri sono impressionanti: 68.358 collaboratori scolastici, 42.112 operatori scolastici, 39.922 assistenti amministrativi e 899 funzionari EQ. L’attivazione di questi nuovi profili partirà dall’anno scolastico 2026/2027, accompagnata da una riduzione netta di 2.174 posti di collaboratore scolastico, come stabilito dalla Legge di Bilancio 2025. Un taglio che fa tremare le fondamenta del personale ATA, ma che apre la strada a progressioni verticali e nuove opportunità di carriera per il personale a tempo indeterminato.
Criteri segreti e strategie dietro la distribuzione dei posti: come cambierà la scuola
Dietro la riorganizzazione degli organici ATA si cela un meccanismo calibrato con precisione chirurgica. I posti di operatore scolastico nasceranno dalla trasformazione di una parte degli attuali collaboratori scolastici, distribuiti in base a parametri che tengono conto del numero di alunni, della tipologia degli istituti e della dislocazione territoriale. Le scuole del primo ciclo, i licei, gli istituti tecnici e professionali, ma anche la scuola dell’infanzia, il tempo pieno e l’assistenza alla disabilità saranno al centro di questa nuova mappa.
Per i funzionari di area elevata qualificazione, i posti verranno ricavati all’interno degli assistenti amministrativi, selezionati sulla base della complessità organizzativa delle istituzioni scolastiche. Questa ripartizione interesserà scuole di ogni ordine e grado, istituzioni educative e i Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA), segnando un salto di qualità nella gestione amministrativa e organizzativa della scuola pubblica.
Decreto in arrivo: le tappe che decideranno il futuro del personale ata
Il Decreto sulle dotazioni organiche è pronto a entrare nella fase finale, dopo il concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il parere della Conferenza Unificata. Solo a questo punto sarà possibile avviare le attese progressioni verticali, riservate esclusivamente al personale a tempo indeterminato, che potranno trasformare radicalmente le carriere ATA.
Il Ministero ha sottolineato l’urgenza di definire la nuova struttura organica prima delle operazioni di mobilità per il 2026/2027, per evitare situazioni di sovrannumerarietà che potrebbero paralizzare il sistema. L’intera operazione dovrà rispettare il principio di neutralità finanziaria, garantendo che i cambiamenti non comportino ulteriori oneri per le casse pubbliche.
Sindacati in allarme: proteste, critiche e richieste infuocate
Le reazioni dei sindacati non si sono fatte attendere e hanno acceso un dibattito infuocato. La FLC CGIL, pur riconoscendo il rigore tecnico del Ministero, ha espresso forti preoccupazioni per i tagli ai collaboratori scolastici, categoria già sotto pressione per carichi di lavoro pesanti. Il sindacato chiede almeno un operatore scolastico per ogni plesso e chiarimenti sui requisiti di accesso al nuovo profilo, denunciando anche la scarsità di funzionari EQ rispetto alle attese e sollecitando un tavolo tecnico per definire le progressioni verticali.
Anief ha attaccato duramente il modello, definendolo basato su parametri obsoleti e incapace di rispondere alle reali esigenze delle scuole. Per il sindacato, gli organici restano insufficienti e la riforma non affronta la piaga della precarietà, sottolineando la necessità di stabilizzazioni e adeguamenti salariali, anche alla luce della procedura d’infrazione europea per l’abuso dei contratti a termine.
La UIL Scuola RUA ha bollato le progressioni da collaboratore a operatore scolastico come “finte”, con aumenti economici ridotti e potenziali conflitti tra profili. Chiede un rafforzamento degli organici, percorsi formativi specifici e un riconoscimento professionale chiaro per i DSGA, insistendo sulla stabilizzazione del personale precario su tutti i posti vacanti e disponibili.
Come restare aggiornati sulla rivoluzione ata: canali ufficiali e strumenti esclusivi
Per non perdere neanche un dettaglio di questa trasformazione epocale, il Ministero e i portali specializzati invitano il personale ATA a seguire i canali ufficiali di informazione. È possibile iscriversi gratuitamente alla newsletter dedicata, entrare nel gruppo Telegram riservato al personale ATA e ricevere aggiornamenti in tempo reale tramite canale Whatsapp e Telegram.
Inoltre, i social media come TikTok, Facebook e Instagram si confermano strumenti chiave per monitorare le novità, con contenuti esclusivi e aggiornamenti tempestivi. La rivoluzione ATA è in pieno svolgimento e ogni dipendente della scuola deve essere pronto a cogliere ogni opportunità e affrontare ogni sfida che questo nuovo assetto porterà con sé.