Sport bonus, dal 15 ottobre nuova finestra con agevolazioni utili per le società sportive

La seconda finestra per accedere allo sport bonus 2025 apre ufficialmente dal 15 ottobre, portando nuove opportunità per le imprese interessate a sostenere la manutenzione e la riqualificazione degli impianti sportivi pubblici. Questa misura, prevista dalla legge di bilancio n. 207 del 30 dicembre 2024, conferma la possibilità di effettuare erogazioni liberali per finanziare interventi utili a mantenere e migliorare le strutture sportive, estendendo così il credito d’imposta del 65% alle aziende che decidono di investire nel settore sportivo locale.

Le imprese rappresentano l’unica categoria abilitata a beneficiare di questo incentivo fiscale. Il credito d’imposta riconosciuto viene distribuito in tre quote annuali di uguale importo, favorendo un impegno costante nel sostegno alle attività sportive pubbliche. Il 15 ottobre, dunque, si apre un nuovo periodo di 30 giorni per presentare le domande di ammissione, che consentiranno di accedere al bonus, seguendo la procedura prevista dal Dipartimento dello Sport.

Le condizioni e le novità della seconda finestra dello sport bonus

Questa seconda finestra del 2025 si inserisce in un quadro normativo già definito dal DPCM del 30 aprile 2019 che regola le modalità e i tempi per la concessione dello sport bonus. Le imprese possono richiedere un credito d’imposta fino al 65% dell’importo erogato, ma il totale del beneficio è soggetto a limiti precisi: l’importo massimo utilizzabile non può superare il 10 per mille dei ricavi annui dell’impresa (in riferimento ai ricavi del 2024), mentre la somma complessiva disponibile per tutte le aziende è fissata a 10 milioni di euro per l’anno in corso.

L’apertura delle finestre temporali è scandita da due finestre di 120 giorni: la prima, avvenuta a maggio, si è conclusa con la pubblicazione dell’elenco definitivo dei beneficiari, mentre la seconda parte dal 15 ottobre. Le domande di accesso devono essere presentate entro 30 giorni dall’apertura, attraverso la piattaforma online dedicata, per poter poi procedere con le erogazioni liberali che saranno certificate dagli enti sportivi destinatari degli interventi.

Un dettaglio rilevante emerge osservando l’iter: gli enti sportivi certificano l’avvenuta erogazione, dopodiché il Dipartimento autorizza l’azienda beneficiaria ad usufruire del credito d’imposta, comunicandolo all’Agenzia delle Entrate. Questo ciclo garantisce trasparenza e tracciabilità delle risorse destinate alle infrastrutture sportive pubbliche.

L’importanza dello sport bonus per le imprese e il territorio

Il credito d’imposta allo 65% rappresenta una leva significativa per le imprese che desiderano sostenere concretamente lo sport pubblico in Italia, facilitando interventi di manutenzione e il miglioramento delle strutture esistenti. Questo strumento, oltre a promuovere un ambiente più sano e vivibile per le comunità sportive, si configura come un incentivo concreto per rafforzare la presenza delle aziende nei progetti di sviluppo locale.

Il controllo dell’equilibrio economico per chi aderisce a questa misura è fondamentale, soprattutto per le piccole imprese in regime di contabilità semplificata o forfettaria, che possono avvalersi di strumenti come il foglio Excel dedicato al check up azienda. Questa attenzione contabile aiuta a pianificare con rigore gli interventi e a calcolare l’effettiva capacità di investimento nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa.

La finestra del 15 ottobre per la presentazione delle domande si inserisce così in un meccanismo che lega fiscalità, sport pubblico e sviluppo economico, offrendo un’opportunità studiata per facilitare l’accesso al beneficio rispettando paletti di massima equità e trasparenza. La collaborazione tra imprese e il Dipartimento dello Sport diventa un elemento chiave per contribuire a un patrimonio sportivo più efficiente e accessibile, nel segno di un’attenzione crescente verso l’impatto sociale e territoriale degli investimenti privati.