Scoppia la rivoluzione nelle nomine scolastiche: gli interpelli travolgono l’algoritmo, cambiano le regole del gioco!
L’onda delle nomine per le supplenze scolastiche sta cambiando volto in modo clamoroso e sorprendente. Mentre fino a poco tempo fa era l’algoritmo a dominare le assegnazioni, oggi gli interpelli stanno letteralmente travolgendo le procedure quotidiane, superando in numero le chiamate automatiche. Un fenomeno senza precedenti che sta scuotendo gli uffici scolastici e i dirigenti di tutta Italia, trasformando radicalmente il modo in cui si assegnano le cattedre temporanee. Il tutto si sta consumando sotto i nostri occhi, con un’accelerazione che ha dell’incredibile, soprattutto a partire dall’ultimo trimestre dell’anno.
La svolta epocale delle nomine tramite conferma: 40mila docenti di sostegno confermati prima di settembre
Il vero terremoto si è verificato nella fase iniziale della procedura di nomina, grazie a una norma innovativa che ha permesso la conferma immediata dei docenti di sostegno su richiesta delle famiglie. Prima della fine di agosto, un numero impressionante di insegnanti – quasi 40mila – ha visto la propria posizione consolidata senza passare per i tradizionali passaggi dell’algoritmo. Questo è stato possibile grazie al cosiddetto “bollettino zero”, una pubblicazione straordinaria imposta dal ministero che ha anticipato tutte le operazioni, creando un effetto domino senza precedenti. La rapidità e la massa di conferme hanno esaurito velocemente molte graduatorie, costringendo gli uffici scolastici a una mossa inedita: firmare anticipatamente le liberatorie per lasciare spazio alle convocazioni da graduatorie di istituto e interpelli. Un cambio di paradigma che ha stravolto le abitudini consolidate e ha spinto il sistema verso una nuova era.
Supplenze da gps ancora in gioco fino al 31 dicembre: l’algoritmo non molla la presa
Nonostante il predominio crescente degli interpelli, l’algoritmo non ha ancora ceduto completamente il passo. Fino al 31 dicembre, infatti, è ancora possibile che vengano assegnate supplenze direttamente dalle GPS, soprattutto per quei posti che non sono stati coperti nelle fasi precedenti. Questa finestra temporale rappresenta l’ultimo baluardo per le assegnazioni automatiche, un vero e proprio countdown che tiene in sospeso migliaia di docenti in attesa. Dal 1 gennaio, però, il quadro cambia radicalmente: tutte le nuove supplenze, anche quelle fino al termine delle lezioni, dovranno essere conferite esclusivamente tramite graduatorie di istituto o interpelli, lasciando definitivamente alle spalle le vecchie assegnazioni algoritmiche. Un passaggio epocale che segna la fine di un’era e l’inizio di una gestione più flessibile e personalizzata delle supplenze.
Supplenze brevi e interpelli: un mondo in fermento nonostante il 96,5% delle nomine già assegnate
I numeri ufficiali del ministero raccontano una realtà sorprendente: prima dell’avvio delle lezioni, il 96,5% delle supplenze era già stato assegnato. Eppure, le chiamate e le nomine non si sono fermate. I bollettini continuano a scorrere, soprattutto per quelle supplenze brevi che rappresentano una sfida continua per i dirigenti scolastici. In questo scenario, le GPS esaurite non fermano la macchina delle nomine: si procede con gli interpelli, ai quali possono partecipare anche docenti provenienti da altre province o persino non inseriti nelle GPS. Questa apertura ha creato un mercato delle supplenze più dinamico e competitivo, dove ogni possibilità viene sfruttata per coprire le cattedre rimaste vacanti. Una rivoluzione silenziosa ma potentissima, che sta rimodellando il volto del reclutamento scolastico in modo radicale e definitivo.